Fra Sogni e Valigie

Halloween in Irlanda: dove tutto è nato

Festival di Halloween a Derry, Irlanda

Ovvero: come ho scoperto che le zucche sono un’invenzione americana

“From ghoulies and ghosties and long-leggedy beasties and things that go bump in the night, Good Lord, deliver us!”

Mettiamo subito le cose in chiaro: tutto quello che sai su Halloween è probabilmente sbagliato. O meglio, è la versione hollywoodiana di una festa che gli irlandesi celebrano da più di 2000 anni, quando Hollywood era solo una collina polverosa e nessuno aveva mai visto una zucca.

L’ho capito due anni fa, quando la mia amica Stella – che vive a Sligo e ha ormai più sangue irlandese che italiano nelle vene – mi ha trascinata al festival di Halloween di Derry. “Vedrai,” mi ha detto, “è diverso da quello che pensi.” Sottovalutazione del secolo.

Samhain: quando gli irlandesi non scherzavano con gli spiriti

Prima di tutto, dimenticati la parola “Halloween” – qui si dice Samhain (pronunciato “sow-in” e no, non chiedere perché gli irlandesi scrivono in un modo e pronunciano in un altro, è un mistero che neanche loro sanno spiegare).

Samhain era il capodanno celtico, la notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre, quando il velo tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottigliava talmente tanto che potevi quasi vedere attraverso. Non era una festa carina con i bambini che chiedono caramelle. Era una notte di terrore sacro, quando accendevi fuochi per tenere lontani gli spiriti e ti travestivi per confondere i morti che tornavano a fare visita.

Gli antichi celti avevano capito una cosa fondamentale: l’autunno è inquietante. Le foglie muoiono, la luce se ne va, il freddo arriva. Se dovessi scegliere un momento dell’anno in cui i morti potrebbero tornare, sceglieresti proprio questo. Loro l’hanno fatto, e ci hanno costruito sopra una delle feste più durature della storia umana.

Quello che non ti dicono: La Chiesa cattolica ha provato per secoli a cancellare Samhain, inventandosi la festa di Ognissanti proprio in quelle date. Risultato? Gli irlandesi hanno fatto quello che fanno sempre – hanno detto sì, certo, festeggiamo i santi, e poi hanno continuato a fare esattamente quello che facevano prima. Solo che ora lo facevano anche in chiesa.

Derry: dove Halloween è una cosa seria (sul serio)

Stella aveva ragione. Derry non celebra Halloween. È Halloween.

Siamo partite da Sligo in autobus, due ore e mezza di viaggio attraverso un’Irlanda che in ottobre sembra uscita da un film di Tim Burton. Pura poesia.

Quando siamo arrivate a Derry, la città era già in modalità full Halloween da giorni. Non sto parlando di qualche zucca qua e là. Sto parlando di un’intera città che si trasforma in un set horror/fantastico. Quell’anno hanno partecipato quasi decine di migliaia di persone!

Il festival dura quattro giorni, ma il clou è la parata del 31 ottobre. Immagina il Carnevale di Rio, ma invece di piume e paillettes hai scheletri, banshee e creature che sembrano uscite dai tuoi peggiori incubi.

Le tradizioni che sopravvivono (malgrado Instagram)

La Rapa Infernale (aka: prima delle zucche c’erano gli incubi)

Gli irlandesi originariamente non scavavano zucche. Scavavano rape. RAPE. Hai presente quanto è difficile scavare una rapa? Hai presente che faccia terrificante viene fuori? Google “traditional Irish turnip jack-o’-lantern” e poi ne riparliamo quando avrai finito di avere gli incubi.

La leggenda è quella di Stingy Jack (Jack il Tirchio), un fabbro ubriacone che riuscì a fregare il diavolo non una ma due volte, condannandosi a vagare per l’eternità con solo una rapa scavata e un tizzone ardente per illuminare la strada. Quando gli irlandesi emigrarono in America durante la Grande Carestia, scoprirono le zucche e pensarono “oh, finalmente qualcosa di facile da scavare”. Il resto è storia (commerciale).

A Derry ho visto ancora qualche vecchio irlandese con la rapa tradizionale. Fidati, una zucca fa quasi tenerezza al confronto.

Barmbrack: la Roulette Russa dei Dolci

Il barmbrack (o báirín breac in irlandese) è un pane dolce con frutta secca che si mangia a Halloween. Ma non è il pane il punto. È quello che ci mettono dentro.

Tradizionalmente, nel barmbrack si nascondevano oggetti che predicevano il futuro:

  • Un anello: ti sposerai entro l’anno
  • Una moneta: diventerai ricco
  • Un pisello: resterai povero
  • Un bastoncino: avrai un matrimonio infelice
  • Un pezzo di stoffa: sfortuna o povertà
  • Un ditale: resterai single

Colcannon e Champ: quando anche le patate diventano magiche

Il colcannon (patate schiacciate con cavolo o kale) e il champ (patate con cipolle verdi) non sono solo piatti tradizionali. A Halloween, anche qui si nascondevano oggetti divinatori. Ma la parte migliore è che si lasciava un piatto di colcannon fuori dalla porta per i fairies e gli spiriti affamati.

È per tradizione, meglio non rischiare, no?

I Festival da non perdere (oltre a Derry, che è fuori categoria)

Púca Festival

Il Púca (pronunciato “pooka”) è uno spirito mutaforma del folklore irlandese che può portare fortuna o rovina. Il festival, relativamente nuovo (2018), si svolge tra le antiche terre di Meath e Louth, proprio dove tutto è iniziato.

Tre notti di musica, luci, spettacoli e quella particolare atmosfera irlandese dove non sai mai se stanno scherzando o credono davvero a quello che raccontano. Spoiler: un po’ credono.

Macnas Parade, Galway

Macnas è una compagnia di spettacolo di strada che a Halloween si supera. Creature giganti, musica ossessiva, una parata meno turistica di Derry, più artistico, ugualmente disturbante.

Bram Stoker Festival, Dublino

Perché sì, Dracula è irlandese. Bram Stoker era di Dublino, e la città non se lo fa scappare. Quattro giorni di eventi gotici, proiezioni, parate e quella particolare interpretazione dublinese dell’horror che è 50% terrore e 50% presa in giro.

Ogni città ha la sua interpretazione di Halloween. Derry è epica e popolare, Dublino è sofisticata e letteraria, Galway è artistica e alternativa. Scegline uno e vivilo fino in fondo invece di cercare di vederne tre in fretta.

Castelli infestati (e qui non scherzano)

Leap Castle, Offaly: il più infestato d’Irlanda (certificato)

Leap Castle ha tutto: una cappella sanguinaria (letteralmente – si chiama “The Bloody Chapel”), un oubliette dove buttavano i prigionieri a morire, e l’Elemental – uno spirito così malvagio che anche i fantasmi ne hanno paura.

I proprietari attuali ci vivono. Sul serio. Con i fantasmi. Organizzano tour. Qui si racconta di porte che si aprono, di presenze che si siedono sul letto, di odori improvvisi di zolfo.

Kilmainham Gaol, Dublino: dove i patrioti diventano fantasmi

Non è tecnicamente un castello, ma questa prigione ha visto talmente tanta sofferenza che se i fantasmi esistono, sono qui. Leaders della rivolta di Pasqua del 1916 fucilati nel cortile, prigionieri morti di freddo e fame, secoli di dolore impregnato nei muri.

Il tour notturno di Halloween è… intenso.

Charleville Castle, Offaly: il castello dei bambini fantasma

Costruito sui resti di un antico sito druidico (prima red flag), Charleville è famoso per Harriet, la figlia del terzo conte che morì cadendo dalle scale a 8 anni. I visitatori sentono ancora risate di bambini, vedono una bambina in abito vittoriano, trovano giocattoli spostati.

Malahide Castle, Dublino: 800 anni di fantasmi accumulati

Cinque fantasmi “ufficiali”, incluso Puck, un giullare del XVI secolo che si innamorò di una dama promessa a un altro. Si pugnalò vicino al castello e ora vaga per i terreni. Dicono che appaia quando qualcuno della famiglia sta per morire.

La cosa inquietante? La famiglia Talbot, che ha vissuto nel castello per 800 anni, confermava di averlo visto prima di ogni lutto familiare.

Il mio consiglio segreto: Se vuoi davvero l’esperienza completa, molti di questi castelli organizzano ghost hunts notturne a Halloween. Ogni tanto qualche brivido non guasta.

Le tradizioni moderne (che sono antiche travestite)

Trick or Treat: quando i morti bussavano davvero

Il “dolcetto o scherzetto” non è un’invenzione americana. Deriva dal “souling” medievale irlandese, quando i poveri andavano di porta in porta offrendo preghiere per i morti in cambio di “soul cakes”.

La differenza? Allora credevano davvero che se non avessi dato il cibo, i morti della famiglia sarebbero rimasti bloccati nel purgatorio. Un po’ più hardcore di “mi butti le uova sulla porta”, no?

I Falò: WiFi per spiriti

I falò di Halloween (che qui si chiamano ancora bonfires di Samhain in alcune zone rurali) non sono per arrostire marshmallow. Sono beacon per gli spiriti buoni e barriere per quelli cattivi.

In alcune parti del Donegal, ancora oggi ogni famiglia porta un tizzone dal falò comunale a casa per riaccendere il proprio focolare, “pulito” dal fuoco sacro per l’anno nuovo.

La verità su Halloween in Irlanda

Dopo due giorni a Derry, mentre Stella tornava a Sligo e io mi dirigevo verso Belfast, ho capito una cosa: Halloween in Irlanda non è una festa. È un modo di ricordare che c’è stato un tempo in cui il confine tra i mondi era sottile, in cui gli spiriti camminavano tra i vivi, in cui il buio era davvero buio e le paure erano reali.

Gli irlandesi non hanno dimenticato. Sotto i costumi comprati su Amazon e le decorazioni Made in China, c’è ancora quel brivido ancestrale, quella sensazione che forse, solo forse, per una notte all’anno, le vecchie storie sono vere.

“Sai cosa?” mi sono detta tra me e me, “L’anno prossimo voglio vedere come lo fanno in America, così potrò fare il paragone.”

L’anno dopo, quando ho fatto Halloween nel New England, era spettacolare, curato, perfetto. Ma mancava quella sensazione viscerale che solo gli irlandesi hanno – quella sottile consapevolezza che forse, solo forse, non stanno solo celebrando una festa. Stanno placando qualcosa di antico che per una notte all’anno si sveglia davvero.


Box: “Vocabolario essenziale per sopravvivere a Halloween irlandese”

  • Samhain: Il vero nome di Halloween (pronuncia: sow-in)
  • Púca: Spirito mutaforma (può essere cavallo, capra, umano)
  • Banshee: Spirito femminile il cui lamento annuncia la morte
  • Síocháin: Pace
  • Oíche Shamhna: Notte di Samhain in irlandese
  • Slán: Addio

Le mie regole per Halloween in Irlanda

  1. Non sottovalutare il freddo: Ottobre in Irlanda + costume sexy = polmonite garantita
  2. Prenota TUTTO in anticipo: Hotel, ristoranti, tour. Gli irlandesi programmano Halloween da luglio
  3. Impara almeno una storia di fantasmi irlandese: Ti renderà istantaneamente popolare al pub
  4. Non dire che Halloween è americano: A meno che tu non voglia una lezione di storia di 3 ore
  5. Partecipa davvero: Non essere il turista che fotografa. Mascherati, bevi, canta, abbi paura

La mia playlist di Samhain

  • She Moved Through the Fair – Celtic Woman
  • The Foggy Dew – la versione dei The Chieftains con Sinéad O’Connor
  • Danny Boy – versione funeral
  • The Black Velvet Band – The Dubliners
  • The Parting Glass – The High Kings
  • Spancil Hill – The Dubliners
  • Four Green Fields – Makem and Clancy

P.S.

Se vai a Halloween in Irlanda e non vedi/senti/percepisci niente di strano, probabilmente sei tu lo spirito. Controlla se riesci a vedere il tuo riflesso. Per sicurezza.

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