C’è un prima e un dopo Cuba nella mia vita. Un prima fatto di certezze che non mi appartenevano e un dopo in cui ho iniziato a costruire, un passo alla volta, la vita che volevo davvero.
La gabbia dorata che non sapevo di abitare
Nel 2013 ero una Project Manager in pieno avvio professionale. Formatrice specializzata, esperta in scrittura e sviluppo di corsi online. Sulla carta, avevo tutto: un lavoro stabile, anche se da libero professionista, competenze riconosciute, clienti fedeli. Eppure, ogni mattina, sentivo che qualcosa mancava.
Non era infelicità, era più sottile. Era quella sensazione di vivere una vita prestampata, di seguire un copione scritto da qualcun altro. Mi dicevo che era normale, che tutti si sentono così. Che la vera vita era racchiusa nei weekend e nelle due settimane di ferie estive.
Poi ho prenotato quel volo per Cuba. Da sola.
Il tramonto che ha cambiato tutto
L’Avana ti travolge. I colori, la musica, il caos ordinato delle sue strade. Ma non è stata la città a cambiarmi. È stato un momento preciso: un tramonto su una spiaggia a Cayo Largo, con un cocco in mano, a migliaia di chilometri da casa.
Ero sola, eppure non mi ero mai sentita così completa. Per la prima volta guardavo il “mio” mondo da fuori, con distacco. Come quando guardi la Terra dallo spazio e realizzi quanto sia piccola. In quel momento ho capito una verità semplice ma rivoluzionaria: esistono modi di vivere completamente diversi dal nostro, altrettanto sereni, altrettanto felici, forse anche di più.
La gabbia in cui vivevo non aveva sbarre. Era fatta di “si è sempre fatto così”, di “cosa penseranno gli altri”, di “devi avere stabilità”. Quel tramonto cubano mi ha mostrato che la porta era sempre stata aperta. Bastava avere il coraggio di attraversarla.
Dodici anni di piccoli passi coraggiosi
No, non ho mollato tutto il giorno dopo. La mia non è una di quelle storie romantiche da film. È una storia vera, fatta di pianificazione, dubbi, piccoli passi e grande determinazione. Ci sono voluti 12 anni per arrivare dove sono oggi.
Ho iniziato viaggiando di più, sempre più spesso e soprattutto anche tanto da sola. Ogni viaggio era un esperimento: come mi sentivo? Cosa scoprivo di me? Ho esplorato 29 paesi, dall’Irlanda alla Giordania, dalle Maldive al Marocco. Ogni destinazione aggiungeva un pezzo al puzzle di chi volevo diventare.
Nel 2019 il primo grande salto: ho lasciato Torino per Rimini, ho mollato il mio cliente storico. Era terrificante e eccitante insieme. Nel 2021, mentre il mondo riprendeva a muoversi lentamente, io prendevo la patente nautica – un altro modo di esplorare, un’altra libertà conquistata.
La rinascita professionale
Nel 2023 sono diventata agente di viaggio. Ma non mi bastava. Volevo essere di più per i miei clienti. Così nel 2025 ho conseguito la licenza da accompagnatrice turistica e il certificato da Travel Designer.
Non volevo solo vendere pacchetti. Volevo creare esperienze. Volevo accompagnare fisicamente le persone in quella stessa scoperta che aveva cambiato me e la mia vita. Volevo essere il ponte tra il loro mondo conosciuto e le infinite possibilità là fuori.
Il mio primo cliente è partito per il Madagascar. Quando è tornato, mi ha detto: “Non è stato solo un viaggio, è stata un’esperienza che ricorderò per sempre“. In quel momento ho capito che ero sulla strada giusta.
Fra Sogni e Valigie: molto più di un’agenzia viaggi
Oggi sono una Travel Designer e accompagnatrice turistica certificata. “Fra Sogni e Valigie” non è solo il nome della mia attività – è la mia filosofia. Fra come Francesca, ma anche come “tra”: sono il ponte tra i tuoi sogni e la realtà del viaggio.
Ho organizzato una quindicina di viaggi per me stessa e diversi altri per i miei clienti, partiti per avventure indimenticabili. Pochi? Forse. Ma ognuno è stato curato nei minimi dettagli, vissuto intensamente, ricordato per sempre. Come quel safari in Kenya dove una famiglia mi ha scritto: “Ci hai regalato un momento felice che porteremo nel cuore“.
Non sono solo un’agente di viaggio. Sono quella che:
- Progetta il tuo viaggio mentre lo vede scorrere davanti ai suoi occhi
- Ti accompagna fisicamente nelle destinazioni, se lo desideri
- Trasforma una vacanza in un’esperienza di crescita personale
- Conosce la differenza tra vedere un posto e viverlo davvero
Il mio invito per te
So cosa significa sentirsi in gabbia, anche quando tutti ti dicono che hai tutto. So cosa significa sognare orizzonti più ampi. E so, soprattutto, che non serve mollare tutto per iniziare a vivere davvero. Serve solo il primo passo.
Il tuo primo passo può essere un viaggio. Non un viaggio qualunque, ma quello giusto per te in questo momento della tua vita. Che sia un’avventura in solitaria per ritrovarti, un viaggio di famiglia per riconnettervi, o un’esperienza di gruppo per scoprire che il mondo è pieno di anime affini.
Perché ricorda: c’è sempre un tramonto, da qualche parte nel mondo, che aspetta di mostrarti chi sei davvero.
Frà
La tua Travel Designer
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P.S. Tra una settimana sarò in India, a scoprire nuove meraviglie da condividere con te. Seguimi su Instagram @francesca_capellini per viaggiare con me in tempo reale.